Calciatore italiano. Figlio dell'allenatore Giuseppe, si avvicinò al calcio giocando in
formazioni siciliane minori (Tor di Quinto: 1991-92; Marsala: 1993-94; Trapani: 1994-95),
esordendo in serie B con il Perugia (1995), dove ritornò nel 1997 dopo una parentesi
in C nel Carpi (1996-97). Ottenuta la promozione in A con la squadra umbra, nel 1998
si trasferì in Inghilterra, nell'Everton, con cui militò una sola stagione. Tornato a
Perugia (1999), in serie A, nel 2000-01 si distinse per la realizzazione di 12 gol,
record italiano per un difensore. Passato all'Inter (2001), con i nerazzurri conquistò
quattro scudetti (2005-06, 2006-07, 2007-08 e 2008-09), due Coppe Italia (2004-05, 2005-06)
e una Supercoppa italiana (2005). Difensore centrale
all'inglese, generoso e determinato, nel corso della sua carriera fu protagonista suo
malgrado di interventi duri sugli avversari che gli valsero numerosi cartellini rossi
e la fama di violento. Con la Nazionale debuttò nel 2001, prendendo parte ai Mondiali
nippo-coreani del 2002 e agli Europei del 2004. Ai Mondiali del 2006 in Germania fu
protagonista nel bene e male: subentrato all'infortunato Alessandro Nesta, insieme a
Luca Toni fu il miglior realizzatore azzurro (due reti), ma subì anche un'espulsione
contro l'Australia. Nella finale contro la Francia ebbe uno screzio con Zinedine Zidane,
dal quale ricevette una testata in pieno petto. Accusato dal francese di averlo provocato,
subì due giornate di squalifica da parte della FIFA (n. Lecce 1973).